[Riflessioni] Caro affitti a Crotone – non solo un problema nazionale
Caro affitti a Crotone
Poniamo la riflessione ad un problema nazionale che oggi, alla ribalta delle maggiori testate italiane, sembra colpire solo le grandi città italiane e il mondo studentesco, ma da alcuni anni anche la città di Crotone con i dovuti accorgimenti e valutazioni del caso non è esentata dalla problematica, ovvero il caro affitti e la limitata offerta.
Sono alcuni anni che raccogliamo dati sull’andamento del mercato immobiliare crotonese residenziale (sia vendite che affitti).
Ci siamo accorti che il proliferare delle agenzie e servizi (nazionali e internazionali) dedicate allo short-rent,di bed & breakfast hanno fatto sì che molti decidessero di non adibire più i propri immobili alla locazione “tradizionale” ma a quella meno “impegnativa” e forse più redditizia delle locazioni brevi o stagionali, rendendo il mercato con alto tasso di domanda ma poca offerta.
Investimenti in tal senso utili per sopperire ad una carenza strutturale nel settore accoglienza e turismo.
Caro affitti a Crotone: Che prezzo stiamo pagando?
Nell’ultimo anno si è aggravata anche la situazione mutui, che con l’aumentare vertiginoso dei tassi ha tagliato fuori diversi potenziali acquirente vedendosi elevare le soglie di sussistenza imposte (a tutela del credito) dagli istituti mutuanti.
Ci siamo resi conto dall’inizio del 2023 che l’età media dei proponenti acquirenti è infatti aumentata a discapito delle giovani coppie e di chi, ancora fino allo scorso anno riusciva a comprare casa, oggi non riesce più.
È in costante aumento la richiesta di immobili in locazione.
Abbiamo constatato negli scorsi anni che i contributi comunali destinati agli affitti hanno, in qualche modo agevolato qualcheduno ma non hanno avuto il successo sperato, i proprietari ad esempio hanno guardato con sospetto questa proposta ritenuta dai più una soluzione temporanea; bene invece gli accordi territoriali per l’applicazione della cedolare secca.
Ci si domanda a tal punto quale chiave “sociale” possa servire per risolvere tale annosa problematica, nella nostra Città.
Serve forse:
- Porre l’attenzione in genere su mutui e locazioni brevi tutelando comunque, ove esistente l’attività di impresa?
- Trovare adeguate tutele per il locatore che teme i mancati pagamenti dei canoni di locazione?
- Tassare le rendite dei proventi degli affitti brevi ove questi non siano attività svolta da impresa?
In un comunicato odierno, il presiedente Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) Gian Battista Baccarini dichiara:
“Serve un Piano Nazionale sull’immobiliare con una visione strategica d’insieme del settore della casa: l’ultimo piano Casa risale ad oltre 70 anni fa a firma Fanfani“
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